Il sabato 23 maggio 2009 l’ho trascorso a Grosseto, per un intervento al 37° Congresso distrettuale annuale che i Rotary Club di Toscana, Emilia e San Marino hanno tenuto in questo meraviglioso Hotel-Fattoria “La principina”, quasi in riva al mare, con mille stanze, immerso nella natura della Maremma ancora intatta, con bufali, tori con le corna ricurve, vacche lattifere, greggi di pecore e di capre, butteri che cavalcano nella campagna tra campi, pascoli, macchie di vegetazione e boschetti. E poi il famoso “cavallo maremmano”, oggi impiegato per lo sport, che sconsigliano ai turisti di cavalcare. La presenza umana come un’isola nel vasto mare della natura di una terra aspra, dai forti contrasti, un secolo fa ancora spopolata dalle paludi e dalla malaria, briganti e fuoriusciti in questa zona di confine fra il granducato di Toscana e lo stato pontificio. Raccontano che Domenico Tiburzi fu l’ultimo dei grandi briganti, una figura ancora popolare sulla quale si tramandano aneddoti e avventure, ucciso nel 1896.
La Maremma è oggi uno dei luoghi di agro-turismo più frequentati da chi vuol fare un periodo o anche alcuni giorni di silenzio e di immersione nella pace di un mondo antico che abbiamo ormai dimenticato (la terra degli Etruschi e dei Volsci)x. Ero arrivato il giorno prima da Roma in auto, ho potuto visitare la campagna e una fattoria maremmana nel pomeriggio e di sera al tramonto del sole, in un cielo infuocato di nubi dai vari colori.
Ho trascorso una serata e un giorno a Grosseto, che ricorderò con piacere. Soprattutto perché il tema sul quale ero invitato a parlare a più di 200 rotariani mi capita sempre meno di trattare anche in parrocchie e ambienti cattolici: “Le esperienze dei missionari nella lotta contro la fame nel mondo”. La due giorni era appunto dedicata a “La fame nel mondo” e hanno parlato anche altri relatori: Federico Vecchioni sull’Agricoltura come antidoto alla recessione mondiale, Antonio Sclavi presidente nazionale dell’Unicef su Le condizioni dei bambini nei paesi in via di sviluppo e Federico Mazza sui programmi annuali di sviluppo che i Rotary di Toscana-Emila e San Marino sostengono nel mondo intero, non solo con finanziamenti e invio di materiali, ma anche di volontari. Debbo dire che sono rimasto ammirato nel vedere illustrati i vari progetti in molti diversi poveri: Madagascar, Etiopia, Eritrea, Bangladesh, India, Perù e altri, in buona parte affidati a missionari italiani.
Nel mio intervento ho parlato di “Vangelo e sviluppo dei popoli”, di cui parlerò in altri Blog, partendo da questo interrogativo: perché i missionari creano uno sviluppo che dura nel tempo? Perché con scarsi mezzi ottengono buoni risultati? Ho risposto sviluppando tre punti:
1) I missionari portano ai popoli Gesù Cristo, il Vangelo, rivelazione di Dio all’uomo, che rivoluziona in profondità le coscienze, le famiglie, le società, le culture dei popoli. Quali sono i valori che non si trovano fuori del Vangelo e in altre culture. Lo sviluppo dell’umanità e del mondo moderno ha alla sua radice i valori della Bibbia e del Vangelo.
2) Lo sviluppo anche economico di un popolo viene anzitutto dall’educazione, dalla formazione dell’uomo, prima che dai soldi e dalle macchine. Questi sono necessari, ma se un popolo e una cultura non sono preparati ad usarli, lo sviluppo non è duraturo. E’ l’uomo il protagonista dello sviluppo non i sussidi e gli aiuti materiali.
3) I missionari producono sviluppo perché si inseriscono in un popolo con amore, per condividere la sua vita, affrontando sacrifici e rinunzie. Diventano amici aiutando i più poveri ed educano. Così pure le prime comunità cristiane danno esempi di vita diversa da quella tradizionale e non lasciano indifferenti. Sono ammirate o perseguitate perché portano la rivoluzione autentica del Vangelo, che cambia il cuore dell’uomo per cambiare la società e i costumi, rendendoli più umani.
Al termine ho proposto un Quaderno che mi ha pubblicato la rivista ”Il Timone”, intitolato “Vangelo e sviluppo dei popoli”, che documenta quanto ho detto (6 Euro). Ne ho vendute 42 copie e mi inviteranno ancora a parlare su questo e altri temi nei singoli Rotary. Chi desidera acquistare il Quaderno può rivolgersi ad una Libreria cattolica, al Timone o alla mia segretaria a Milano, suor Franca Nava, Pime, Via Monterosa, 81, Milano – Tel. 02.43.82.01.
Piero Gheddo