Com’è difficile essere genitori oggi!

Una cara amica, riferendosi al Blog del 30 aprile “Cosa hanno in testa i giovani d’oggi?”, mi manda questo messaggio che riflette la sofferenza dei genitori di educare i giovani d’oggi.

Caro padre Piero, che argomento difficile lei ha trattato, sui giovani d’oggi! Sono mamma di due gemelli (maschio e femmina) di 12 anni ed ho paura di quello che mi riserverà il futuro. Da mamma, insieme al papà, cerco di insegnare ai miei figli i valori della vita. Cerco di trasmettergli le mie esperienze ma mi rendo conto che vengono recepite come cose che avvenivano secoli fa! Insomma, in fondo ho solo 43 anni!!!! Eppure quando racconto loro della mia vita alla loro età, mi guardano sbalorditi, non riescono a capire come potevo sopravvivere senza DS, PLAY STATION, CELLULARE e BICICLETTA ULTIMO MODELLO! Noi critichiamo i giovani d’oggi ma in fondo siamo stati proprio noi a trasformare la nostra società in una società consumistica, legata solamente all’esteriorità. Vestiti firmati, cellulari, motorini, videogiochi e chi ne ha più ne metta sono le sole cose che interessano ai giovani di oggi. In cosa abbiamo sbagliato? Da genitore riuscirò ad educarli a condurre una vita basata sui valori e non sulla ricchezza? Ci aiuti padre! Cristina.

Cara Cristina, essere genitori è una vocazione (chiamata di Dio) e una missione (scopo della vita), come quella dei missionari. Questi vanno in situazioni difficili e rischiano la vita per annunziare Cristo e fondare la Chiesa; i genitori sono chiamati a dare nuovi membri alla società e alla Chiesa, la loro missione è di educare i loro figli alla fede e ad “una vita basata sui valori e non sulla ricchezza”, come dice lei. Per educare, diceva San Giovanni Bosco, bisogna amare, cioè “dare la vita” per coloro che si amano, come diceva Gesù.

La vostra non è una missione facile, specialmente in un tempo come il nostro, ma l’importante è che siate dedicati alla vostra missione in modo totale e assieme, accettando rinunzie e sacrifici che questa missione richiede e chiedendo l’aiuto di Dio, senza voler ad ogni costo vedere risultati immediati nel vostro sacrificio. Questo, sono sicuro, voi già lo fate. Quindi, abbiate fiducia nello Spirito Santo e anche nei vostri figli. Se voi date loro dei buoni esempi, state tranquilli che i risultati verranno e magari non li vedrete, ma di questi non siete responsabili voi genitori. Dio vi giudicherà su come avete vissuto e adempiuto la vostra vocazione e missione, il resto lasciamolo nelle sue mani. Insomma, cari genitori, non abbiate “paura”! Quando voi cercate di vivere, assieme, un’autentica vita cristiana e adempiere, accettandone i sacrifici, la vostra vocazione e missione di genitori, non dovete più avere paura. Dio è molto, ma molto più grande e onnipotente e sapiente di quel che possiamo pensare noi. Siamo tutti nelle sue mani, voi e i vostri figli. Auguri! Ricordiamoci a vicenda nelle preghiere.

Suo padre  Piero Gheddo