Chi è PIERO GHEDDO

Piero Gheddo è nato nel 1929 in un paese del Piemonte (Tronzano, Vercelli), ha frequentato il seminario minore diocesano a Moncrivello (Vercelli). Nel 1945 è entrato nel Pime e nel 1953 è ordinato sacerdote. Avrebbe dovuto partire per l’India, invece i superiori l’hanno tenuto nella stampa, all’inizio in modo provvisorio, poi, a poco a poco, in modo definitivo. Ha partecipato al Concilio Vaticano II (1962-1965) come giornalista dell’Osservatore Romano e “perito” della missione ad gentes. Nel 2003 ha celebrato i 50 anni di sacerdozio e di apostolato nel campo dei media. È stato fra i fondatori dell’Editrice Missionaria Italiana (EMI, 1955) e di “Mani Tese” nel 1963.

Ha visitato un’ottantina di Paesi extra-europei (diversi più volte) e molte Chiese nel mondo missionario, in ogni continente. Direttore della rivista “Mondo e Missione” per 35 anni (1959-1994), fondatore e direttore dell’agenzia d’informazione “Asia News” nel 1987, ha pure diretto la rivista per i giovani “Italia Missionaria” (1953-1958, 1975-1991).

Padre Gheddo ha collaborato con numerosi giornali italiani (Avvenire, L’Eco di Bergamo, L’Osservatore Romano, Il Giornale, Gente, Epoca, Famiglia Cristiana…). Le sue corrispondenze dai paesi del sud del mondo sono apprezzate anche nel mondo laico, perchè padre Gheddo riporta in Italia la vita dei popoli, il loro modo di vivere il cristianesimo e le altre religioni. Non intervista primi ministri o personalità della politica, ma va a vivere nei villaggi, con il popolo e con le Chiese locali. Questo gli ha permesso di prendere posizioni contro corrente anche in campo politico, come durante la guerra del Vietnam e i Khmer rossi in Cambogia: in Italia è stato il primo a denunziare che i “liberatori” erano in realtà nuovi e peggiori oppressori del popolo. Così ha molto scritto sulla fame nel mondo e sviluppo-sottosviluppo dei popoli, che attribuisce anzitutto a fattori educativo-culturali-religiosi, prima che economico-tecnici.

Padre Gheddo ha scritto una novantina di volumi, con una trentina di traduzioni all’estero e collabora con vari giornali e radio-televisioni. Ha presentato il Vangelo della domenica alla televisione di Rai-Uno tutti i sabati sera per due anni di seguito (1993-1995). Ha ricevuto tre prestigiosi premi giornalistici italiani, fra i quali il “Premio Campione d’Italia” nel 1972.

Dal 1994 al 2010 è stato direttore dell’Ufficio storico del Pontificio istituto missioni estere, pubblicando presso la Emi la collana “Storia e vita missionaria” del Pime arrivata a 35 volumi; ha insegnato per 15 anni nel seminario pre-teologico del Pime a Roma. Oggi risiede a Milano, tiene un sito internet (www.gheddopiero.it) e pubblica il suo Blog (armagheddo), parla tutti i terzi lunedì del mese a Radio Maria (ore 21-22,30) sul tema missionario ed è spesso invitato per collaborazioni giornalistiche e conferenze serali. È stato postulatore di tre cause di canonizzazione: il servo di Dio dottor Marcello Candia (laico missionario in Amazzonia, 1816-1983), il beato padre Clemente Vismara missionario del Pime per 65 anni in Birmania, beatificato a Milano il 26 giugno 2011 (1897-1988), il servo di Dio fratel Felice Tantardini, fabbro-ferraio e fratello missionario del Pime per 69 anni in Birmania (1898-1991).

Nel 2003 Padre Gheddo ha pubblicato “La missione continua – Cinquant’anni di servizio della Chiesa e del terzo mondo” (San Paolo), un trattato giornalistico sulla missione alle genti oggi; e nel 2005 “Questi santi genitori – Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo” (San Paolo, 2005). Fra i suoi ultimi volumi: “Il vescovo partigiano – Aristide Pirovano (1915-1997)” (Emi, 2007), “La sfida dell’islam all’Occidente” (San Paolo, 2007), “Missione Birmania (1867-2007) – I 140 anni del Pime in Myanmar” (Emi, 2007)”, “Ho tanta fiducia – 80 anni in 80 domande al missionario più famoso d’Italia” (con Roberto Beretta, San Paolo 2009), “Missione Bengala (1855-2010) – I 155 anni del Pime in India e Bangladesh” (Emi 2010), “Augusto Colombo (1927-2009) – Apostolo dei paria in India” (Emi 2011), “Meno male che Cristo c’è – Vangelo, sviluppo e felicità dell’uomo” (con Gerolamo Fazzini, Lindau 2011).

Indirizzo: padre Piero Gheddo – Pime – Via Monterosa, 81 – 20149 Milano – Tel. 02.43.82.01 (centralino del Pime a Milano), 02.43.82.04.18 (diretto nel suo studio). Posta elettronica: gheddo.piero@pime.org; Sito internet: www.gheddopiero.it

12 pensieri su “Chi è PIERO GHEDDO

  1. Io sono ANTONIO MASCIA GUERRIERO ,ho 55 anni ,un ingegnere nato e vissuto in Venezuela , figlio di italiani, e ho letto il suo libro: La sfida dell Islam all occidente . E mi é sembrato propio eccellente , molto chiaro e comprensibile , apre gli occhi a Dio, e si conferma la preocupazione che ho sull islam. Ho letto molti libri ma più tecnici che litterari, e questo suo libro mi ha colpito molto.Noi in familia siamo molto devoti di San Gerardo, ed ogni volta che andiamo in Italia, portiamo nostro figlio Gerardo Antonio ( che già ha compiuto i 20 anni) a Materdomini da San Gerardo Maiella e preghiamo sempre per le mamme e i bambini, oltre alla salute e la pace nel mondo.
    Voglio propio dire che non ho parole per farvi capire quanto mi è piaciuto il suo libro, nella parte spirituale e una conferma della realtà che bisogna educare tutti nel confronto dell islam.
    Tanti Auguri.
    P.D. Scusate se commetto qualche errore nella scrittura dell italiano.

  2. Trovo I suoi article sempre chiari e istruttivi. Se passa per Londra mi dia una telefonata.(020) 82981309. 07946085065.

  3. L’ho conosciuto ascoltandolo su radio maria e da allora lo seguo sempre ogni terzo lunedì del mese. Per me Lei è un mito, modello un esempio. Continui sempre così, W P. Gheddo

  4. Caro Padre Piero , siono Palazzolo Ignazio , di 61 anni . La seguo su radio Maria . Solo a sentire la sua voce e le sue storie , lodo Dio perchè mi fà toccare con mano cosa fà la sua grazia e gli chierdo di concedermi un pò della sapienza e della pace che ha dato a Lei e che traspare da ogni sua parola . Mi scusi se le sembrerò impertinente.
    Stamattina un religioso mi ha detto che i suoi genitori sono stati proposti alla beatificazione , è vero ?? Perchè non ne parla ?

  5. Carissimo p. Gheddo, con augurissimi di Buona e Santa Pasqua…

    CAVALIERI DELL’ORA ET LABORA

    La missione è un castello senza mura
    e la torre è un campanile, da lontano
    lo vedi, la malaria nelle gambe,
    ti accoglie una penombra di preghiera
    e la penombra dell’ambulatorio.
    I cavalieri escon verso l’alba
    si sono inginocchiati al Mistero
    di Chi è sceso dal Cielo, alla Gloria
    passata attraverso sangue e spine,
    e fatto pane e vino a sostenerli.
    Cavalli bianchi… hanno quattro ruote
    e portano bandiere che vorrebbero
    dire a chi li ha mandati da lontano
    che carità è umiltà rispetto, amore
    stupore per la vita, non è numeri
    in cui l’uomo è soltanto un imprevisto.
    I cavalieri non ci pensan su,
    mentre attenti affilano le armi:
    giratubi, filiere, col sudore
    che lega la creazione alle creature
    per cui è stata fatta, e qui è vicina,
    dove il mondo è giovane al mattino:
    solo ier l’altro scacciati dall’Eden,
    ieri redenti dal Figlio dell’Uomo
    che lassù, nella cerniera del mondo,
    si è fatto Dio con noi, aprendo mani
    che uomini han forato per cacciarlo.
    I cavalieri incontrano l’inganno,
    sanno il peccato, san le delusioni,
    ma il giunto che si serra porta acqua
    ai giusti ed agli ingiusti, il resto a Dio.
    E la sorgente sarà per i figli,
    e l’acqua scorrerà pulita a valle
    oltre il bosco e gli spiriti egoisti;
    impareranno a reggersi in piedi
    e cose vere, a crescer come uomini.
    Guardando i cavalieri penseranno
    la barba di Gesù, le mani, il sangue
    che li han mandati lì per star con loro. Venerdì santo, 18 aprile 2014

  6. caro Padre Gheddo mi chiamo Irene,scusi se mi permetto di scriverle in questo sito,vorrei chiederle se c’è un libretto di preghiere,per intercessione dei vostri Santi genitori per le famiglie in fase di separazione..Mio fratello Vito e sua moglie Rosanna si stanno separando con quattro figlie piccole…è crudeltà…ho trovato il vostro sito qui…Grazie fin da ora,soprattutto per le preghiere,io nella mia piccolezza pregherò per voi.Che Dio vi benedica oggi e sempre!

  7. PadreGheddo buonasera.Chiedo lumi. Amo con tutta l’anima una ragazza musulmana marocchina. Idem lei.Sono Cristiano praticante.So della delicatezza del caso. Vorremmo sposarci. Dovrei firmare la conversione presso il suo consolato per ricevere il nulla osta al matrimonio. Lei sa che lo faccio piu’ per formalità che per altro..A lei non interessa che io cambi dentro il mio cuore il mio credo .Anzi. Anche lei sottoscrive il fatto che è una forzatura inutile e stupida. Lei mi accetta Cristiano. E’ d’accordo che successivamente possa battezzare i nostri figli. Accetta in pienezza la mia Cristianità e la mia fede. Anche di educare i figli eventuali nella fede Cristiana. Non posso sentirmi musulmano semplicemente apponendo una firma su un modulo. Ma mi sento Cristiano e Credente in Cristo dal profondo dell’anima. Morirei per il Signore.Or dunque chiedo a Lei: dato che non credo nell’islam, posso tranquillamente firmare e infischiandomene cio’ che ho firmato, vivendo e praticando il mio credo Cristiano, che sento dentro me? O devo ribattezzarmi, o altro, per riempire un vuoto che non ho ben compreso? Cordialmente
    Michele R.

  8. stimatissimo, caro Padre Gheddo, insegno da 30 anni in una scuola media parrocchiale ed ho sempre utilizzato per Storia/Geografia in terza, suoi articoli. Ora vorrei chiederle se può esserci una pubblicazione, il numero di una rivista o altro che Lei può conoscere, per presentare ai ragazzi che studiano il mondo e ‘età contemporanea qualche esperienza, fatto, personalità strettamente legata all’oggi così drammatico.
    Grazie, Grazie!!!!!
    andrea zambrotta

  9. CARO PADRE, TROPPO VIVO PER VOLARE IN CIELO… MA DA LASSU’ SARA’ PIU’ FACILE ARRIVARE A “TOCCARE” IL CUORE DEL MONDO INTERO… BUON VIAGGIO, CON AFFETTO E TANTA TRISTEZZA, ADESSO SIAMO TUTTI PIU’ POVERI SENZA IL SUO SORRISO E LA SUA GRINTA

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