Questo tema del matrimonio fra cristiani e musulmani l’ho già trattato nei Blog del 6 gennaio, 31 marzo, 3 maggio. Questa volta si tratta del matrimonio fra un giovane italiano e una ragazza iraniana. Ecco la lettera:
Gentilissimo Padre Piero Gheddo, sono un Ragazzo Italiano credente Cristiano, credo di essermi innamorato di una Ragazza Musulmana Iraniana…lei adesso vive in Italia per studio…..non credo di essermi preso una cotta da adolescente, anke perkè tale piu’ non sono….ma le voglio qualcosa di piu’ di un semplice ‘bene’….non voglio kiederle di prevedermi il futuro..altrimenti nn direi di essere Cattolico, ma vorrei un consiglio su un futuro legame con lei, partendo dal presupposto ke lei proviene da una famiglia per bene. Grazie.
Mauro.
Carissimo Mauro, grazie di avermi scritto per un consiglio sul tuo caso. Ti rispondo con una breve riflessione sul matrimonio, come lo intende il Vangelo, la Chiesa e noi cristiani. E’ l’unione d’un uomo e di una donna per creare una famiglia, avere dei figli, educarli, formare una piccola comunità di vita dove regni l’amore, l’aiuto vicendevole, dove i più piccoli e i più sfortunati ricevano maggiori attenzioni; insomma, dove ci sia una totale comunicazione di sentimenti, propositi, risorse, progetti. Gesù intendeva così il matrimonio, fino a dire che i due sposi “non sono più due ma una carne sola” (Matteo 19, 6). Espressione fortissima che indica la piena comunione di due sposi uniti nel Sacramento del matrimonio.
Ora, questa profonda unione e comunione di due giovani sposi deve partire da una base umana non troppo dissimile, non troppo diversa. Un proverbio frutto di saggezza popolare diceva: “Moglie e buoi dei paesi tuoi”. Ora dimmi con sincerità. Com’è possibile che questa perfetta e profonda unione e comunione di due vite si possa raggiungere partendo da due religioni e culture così abissalmente lontane come cristianesimo e islam?
Non dubito che la tua cara ragazza venga da “una famiglia per bene” e che vi vogliate bene davvero. Ma tutto questo, secondo me e la mia esperienza, non basta a fondare un vero matrimonio, se le basi umane da cui partite sono troppo distanti. All’inizio tutto può sembrare bello, ma le difficoltà vengono dopo, man mano che il tempo passa e la passione iniziale fisica e sentimentale certamente non è più travolgente. E’ inevitabile, capita a tutte le coppie. Poi quando nascono i figli e si devono educare, la famiglia ha delle difficoltà, tra marito e moglie possono esserci delle divergenze, ma tutto si ricompone quando alla base c’è un amore vero e profondo come ho detto prima. Altrimenti si inizia il triste cammino che porta poi fuori strada. E questo può venire anche se la tua ragazza è una iraniana musulmana “che adesso vive in Italia per motivi di studio”. Va bene, e dopo? Vorrà tornare in Iran? E se rimane con te vorrà andare a trovare i parenti e gli amici, portare a vedere i figli? E come educherà i figli, nel Corano o nel Vangelo?
Caro Mauro, non insisto perché la conclusione mi pare logica e, credimi, l’ ho sperimentata diverse volte. Questo matrimonio è sconsigliabile. Anche per due altri motivi molto forti e dirimenti:
1) Primo. Sei sicuro che tu, cristiano, puoi sposare una musulmana senza convertirti all’islam? Ti sei informato che questo è assolutamente sicuro? Guarda che normalmente, la famiglia e la comunità della donna islamica pretendono che il cristiano che vuole sposarla si converta all’islam. Se non lo fa, non danno il permesso. E se la ragazza ti sposa lo stesso, correte ambedue grossi pericoli. Nei paesi dell’islam, persino in un paese evoluto e laico come la Tunisia, la legge permette il matrimonio tra un musulmano e una cristiana, ma proibisce il matrimonio tra un cristiano ed una musulmana, a meno che l’uomo non si converta all’islam prima del matrimonio. In caso contrario, il matrimonio è considerato nullo, anche se contratto validamente in paesi non islamici come l’Italia. Com’è la legislazione in Iran?
2) Secondo. L’ho già detto e lo ripeto. Tu non sposi una donna, sposi una grande famiglia (con molti cugini, nipoti, zii, parenti di vario genere), sposi una comunità islamica (la “umma”), sposi una tradizione, costumi e leggi tradizionali sul matrimonio, che sono diversissimi da quelli del matrimonio in un paese cristiano. Comunque, prima di fare un passo di cui potresti pentirti mille volte, fa un viaggio in Iran con la tua ragazza, renditi conto della situazione, se quel che ti ho detto è vero o no, chiedi di vedere la legislazione vigente per i matrimoni tra un cristiano e una musulmana, se mai rivolgendoti all’ambasciata italiana perché ti aiuti a capire la situazione. Ciao, io vi ricordo tutti e due nelle mie preghiere. Dio vi illumini e anche voi pregate per conoscere la volontà di Dio che vuol bene a tutti e due. E se capite che non potete sposarvi, separatevi subito, da buoni amici ma nient’altro. Ci sono nella vita decisioni difficili, ma bisogna avere il coraggio di prenderle, quando si capisce che sono inevitabili.
Tuo padre Piero Gheddo